I biancorossi conquistano la terza vittoria consecutiva nel Girone C e consolidano il terzo posto in classifica con 18 punti, restando vicini alle prime due della classe. Una prova convincente della Axore Macerata che ha superato la Montesi Volley Pesaro con un netto 3-0, ma la vittoria nasconde una partita più insidiosa di quella riassunta dal risultato: i biancorossi si sono dimostrati bravi a gestire l’incontro portandolo sui giusti binari e controllando la reazione finale degli avversari.
La gara è cominciata con un set equilibrato, giocato punto a punto dalle due squadre e deciso soltanto nel finale, quando i biancorossi sono riusciti ad allungare e hanno chiuso 25-19. Nel secondo invece Macerata è partita subito bene conquistando un buon vantaggio; da lì i ragazzi di coach Cacchiarelli sono stati bravi a continuare a spingere fino al 25-11. Un atteggiamento positivo della Axore che è proseguito anche nel terzo set, tuttavia qualche errore di troppo ha permesso a Pesaro di accorciare: i biancorossi sono riusciti però a tenere il vantaggio e conquistare la vittoria con il 25-19 finale.
“È stata una buona prova da un punto di vista dell’attenzione tattica”, spiega coach Cacchiarelli, “Sono contento della prestazione dei ragazzi perché era una partita tutt’altro che semplice, a dispetto del risultato. Pesaro aveva iniziato bene questa seconda fase andando a giocarsela fino alla fine nel difficilissimo campo della capolista Falconara e vincendo in casa con Belvedere Ostrense, quindi era una squadra in fiducia e in salute, con un gioco rapido e buoni attaccanti. Da parte nostra abbiamo fatto molto bene la fase break, soprattutto battuta e muro hanno fatto la differenza, e siamo riusciti a tenere un buon livello di cambio palla”. Dopo questo inizio positivo nel girone di promozione, su quali aspetti vi state concentrando durante le settimane di lavoro? “Ci sono delle situazioni, sia individuali sia di squadra, nelle quali ancora abbiamo dei margini di miglioramento. Andremo a lavorare in quella direzione per continuare il nostro processo di crescita tecnica con la consapevolezza ormai acquisita di essere un avversario complicato per chi ci incontra”.